Piadina romagnola: storia e curiosità

Piadina romagnola: storia e curiositaLa piadina romagnola è un piatto che piace a tutti: dai più grandi ai più piccoli, ognuno di noi l’ha assaggiata almeno una volta nella vita. Si tratta di una sfoglia di farina di grano, acqua e sale, ma nell’impasto tradizionale rientrano anche lo strutto o l’olio di oliva.

Ma da dove arriva e qual è la sua storia? Se desiderate conoscere tutte le curiosità dietro questo delizioso alimento continuate a leggere questo articolo.

Piadina romagnola: la sua storia

La piadina è un alimento tipicamente romagnolo, ma la sua origine è molto antica e, probabilmente, risale agli Etruschi, che la portarono nella penisola italiana.

Dunque, la sua storia risalirebbe al 1200 a.C. e, in breve tempo, essa divenne uno dei piatti preferiti dell’Impero Romano, tanto che la sua produzione non diminuì nemmeno in seguito alle carestie che colpirono i campi di grano.

Il primo documento all’interno del quale viene utilizzato il termine “piada” risale però a quasi due secoli dopo, ovvero nel 1371: in questo testo si parla delle caratteristiche della Romagna e della sua cultura. Naturalmente, il grande successo della piadina arrivò con l’avvento del Novecento e divenne un piatto tipico della regione italiana, che può essere cucinato in tanti modi differenti e con i più svariati ingredienti.

Piadina romagnola: curiosità

Vediamo adesso alcune delle curiosità principali che interessano la piadina romagnola.

1) Origine del nome
Il nome attribuito a questo piatto conosciuto in tutto il mondo potrebbe, secondo alcune fonti, derivare dal greco “platokis”, termine che significa focaccia. Secondo altri studiosi, potrebbe derivare dalla piàdena: essa sarebbe niente di meno che l’asse in legno sopra il quale vengono adagiati i prodotti cotti al forno.

2) Preparazione
Abbiamo già illustrato gli ingredienti principali della piadina romagnola (ovvero il sale, l’acqua, la farina, lo strutto o l’olio d’oliva), ma qual è la sua preparazione? Dopo aver preparato l’impasto, questo viene suddiviso in piccole palline da appiattire, successivamente, con un mattarello. Insomma, si tratta di una preparazione semplice ma il risultato è sorprendentemente delizioso, poiché potrete scegliere di farcire la vostra piadina romagnola come meglio preferite.
Questo piatto presenta un diametro che va dai 23 ai 39 centimetri a seconda dei gusti ed è particolarmente sottile, caratterizzata dal colore bianco-avorio e dalla presenza di macchie che si formano durante la cottura.

3) I chioschi tipici
In Emilia Romagna è possibile trovare numerosi chioschi che preparano la piadina romagnola in maniera tipica. Questi, generalmente, sono caratterizzati dalla presenza di righe verticali che cambiano colore a seconda della zona e che, proprio per questo motivo, possono essere rosse, bianche, blu oppure verdi.

4) La piadina originale
La piadina romagnola ha ottenuto, nel corso del 2014, una certificazione e il marchio IGP. Dunque, la piadina, per essere considerata vera e originale, deve essere cucinata in Emilia Romagna, utilizzando i soli ingredienti originali per la sua preparazione e le modalità tipiche di preparazione, che la contraddistinguono dalle altre piadine preparate in Italia.

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